Un po’ di chiarezza sui grani
antichi e moderni

I grani antichi non sono altro che varietà del passato rimasteche non hanno subìto nessun intervento di modifica genetica per aumentarne la resa. Negli anni ‘60 i grani moderni, sia duri che teneri, sono stati modificati, nanizzati e incrociati con lo scopo di ottenere produzioni più abbondanti per ettaro, attraverso l’utilizzo di fertilizzanti chimici, diserbanti e insetticidi. La sperimentazione genetica ha fatto nascere spighe sempre più fitte e robuste, di taglia bassa, con un affinamento della qualità proteica finalizzata alla lavorazione industriale, che richiede maggiore tenacità ed elasticità del glutine.

Prima della rivoluzione verde

I grani antecedenti la rivoluzione verde sono diversi per molti aspetti: a livello morfologico i grani antichi sono spesso molto più alti, perché facevano parte di sistemi agricoli dove anche la paglia aveva un valore e si usavano meno concimi.
A livello nutrizionale, in Italia, sono stati oggetti di studio all’Università di Bologna dal gruppo guidato dal professor Dinelli: hanno scoperto che le varietà antiche hanno un valore nutraceutico superiore a quello delle varietà brevettate dopo la rivoluzione verde.

Le varietà antiche, pur avendo una resa produttiva inferiore, hanno caratteristiche ineguagliabili: maggiore rusticità e resistenza alle avversità climatiche, qualità nutrizionali più bilanciate. Ci sono svariati tipi di grani antichi: dai grani duri (Triticum Durum) maggiormente utilizzati al sud, anche per il clima più favorevole alla loro coltivazione, ai grani teneri (Triticum Aestivum).

Nella nostra azienda da qualche anno abbiamo provato la semina di un grano tenero: un miscuglio di popolazione evolutiva chiamato Furat. La popolazione si evolve, adattandosi sempre meglio al clima che cambia. Grazie all’enorme diversità e al agli incroci spontanei che avvengono in natura tra piante della stessa specie, il seme che si raccoglie non sarà mai uguale a quello che è stato seminato; il miscuglio si evolve, a differenza delle varietà moderne che sono tutte uniformi, quindi non riescono ad evolversi e ad adattarsi al clima ch evolve.

La biodiversità

Un altro aspetto fondamentale è legato alla biodiversità, assicurata da questi grani.

In Sicilia è stato fatto un bel lavoro di recupero del seme, di ricostruzione della storia, a dello studio delle caratteristiche. In Sicilia si detengono ben 52 varietà autoctone di grani duri antichi delle ben 291 presenti in Italia dal 1927. Per fortuna questo patrimonio di varietà locali è mantenuto in vita non solo dai ricercatori, ma anche da vecchi e nuovi contadini.

Il Perciasacchi (oppure chiamato Strazzavisazz), dai chicchi molto appuntiti, è la varietà più antica di grano duro presente in Sicilia di cui abbracciamo la coltivazione anche in azienda.

Le fasi di lavorazione del nostro grano

1. Semina

2. Raccolta

3. Pulitura

4. Stoccaggio

5. Molitura

Una volta raccolto il grano viene pulito e stoccato nel magazzino aziendale a una temperatura controllata.

Poi viene portato al nostro mulino di fiducia, dove il grano, viene nuovamente sottoposto a pulitura e attraverso una macchina lavagrano per un vero e proprio lavaggio ad acqua. Lavare il grano è una tecnica molto antica e importante, ogni chicco viene pulito da qualsiasi impurità. L’acqua inoltre ammorbidisce la parte esterna del chicco, preparandolo alla macinazione lenta che non scalda la farina, a tutto vantaggio delle proprietà nutrizionali.

Eseguiamo la rotazione
delle colture

La rotazione delle colture rigenera i nutrienti del suolo e previene il suo impoverimento.

La macinazione
è a pietra

Tutte le nostre farine contengono il germe del chicco di grano, per questo sono molto nutrienti.

Le nostre farine sono di
grano tenero o duro

La nostra farina di grano tenero è di tipo 1. La nostra farina di grano duro è il semolato e la semola integrale.

Legame antico

C’è qualcosa di fatale nei grani cosiddetti antichi. È un qualcosa di semplice e allo stesso tempo inspiegabile: quando assaggi il pane o la pasta realizzati con quella farina macinata a pietra, non torni più indietro.

—— ROSARIA MICELI
fondatrice e agricoltrice

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